Legalità, sanità e famiglia: ecco il nuovo Rotary targato Fioretti

27.06.2011 20:14

Avellino- E’ il terzo Fioretti della famiglia a ricoprire il ruolo di presidente del
Rotary. Già suo padre Enrico, oculista, guidò il club di Avellino tra il ‘79 e l’81. Poi
suo fratello Felice, anch’egli oculista, che indossò il Collare nell’anno ‘95/96. Lui,
Domenico, detto Mimmo, arriva dal vivaio del Rotaract, le giovanili del club, dove
è rimasto fino all’87 per poi seguire gli studi e la carriera professionale, fino al
2001 quando è stato nuovamente cooptato, e da allora ha partecipato a quasi
tutti i direttivi.
«Un impegno che non muore mai. Essere rotariano è una missione» dichiara il
neo presidente. Il 30 giugno si conclude l’anno rotariano e come sempre il
momento ufficiale più rilevante della vita del club è nel passaggio di consegne. Il
presidente uscente, dottor Renato Tizzano, lascerà il testimone all’avvocato
Domenico Fioretti. Continuità e innovazione, i due binari su cui si muoverà
l’azione del neo presidente, che dichiara la ferma volontà di proseguire sulla
strada tracciata dai suoi predecessori con un occhio particolare ai giovani,
nell’obiettivo di rafforzare la sinergia tra tutte e tre le anime del Rotary: il Club,
Innerwheel (dedicato alle donne) e Rotaract (i giovani).
Ma quali saranno i temi intorno ai quali Fioretti intende edificare il suo impegno al
vertice del club?
«Legalità, sanità e famiglia. Ritengo che in questo preciso momento storico sia
necessario concentrare maggiori energie sul disagio giovanile e la tutela della
famiglia quale prima cellula della società. Una società atona, che non ascolta e
non riesce a dare risposte a chi mostra di avere un diverso livello di sensibilità.
Oltre quindi a confermare i progetti già collaudati che hanno avuto grande
successo nell’anno appena trascorso, come le “Domeniche della salute” volute da
Tizzano, e il progetto “Al-To Rischio” dedicato agli studenti coordinato da Angelina
Aldorasi, daremo spazio a iniziative capaci di intercettare e valorizzare i giovani
talenti. Penso ad esempio a un torneo di basket per gli under 15 finalizzato a
realizzare anche qualcosa di visibile sul territorio, per attrarre famiglie da fuori
provincia, nel duplice obiettivo di incentivare i talenti sportivi e di promuovere le
bellezze della nostra terra».
A cinquant’anni Fioretti racconta di aver fatto una scelta radicale nella sua vita
professionale, lasciando il lavoro impiegatizio presso la banca per una prospettiva
di lavoro autonomo sicuramente più avvincente, ma anche più rischiosa.«Una
sfida vinta, che però è costata molto a me e alla mia famiglia. Viaggi fuori città,
orari imprevedibili, tanto tempo sottratto agli affetti più cari e al ruolo di marito e
padre. Ma non ce l’avrei fatta senza la mia famiglia - dice l’avvocato che oggi è un
affermato consulente legale e mediatore professionista- Ora arriva questo nuovo
impegno per il Rotary. Guidare il Club, soprattutto in una piccola realtà del
mezzogiorno, è un impegno totalizzante e completo ma, sono certo, prodigo di
soddisfazioni. Un altro salto, che sono pronto a compiere con spirito di servizio e
con la passione che da sempre mi caratterizza. E anche questa volta - conclude
l’avvocato - la decisione è arrivata in sintonia con mia moglie Paola, senza la
quale non sarei qui».
Al neo presidente del RotaryClub di Avellino dunque gli auguri di buon lavoro,
nella certezza che saprà affrontare e vincere anche questa importante sfida.

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